IPv6 – 6: Neighbor Solicitation Stateless Address Auto Configuration (SLAAC)

Le dimensioni di un indirizzo IPv6 lo rendono poco maneggiabile per l’amministratore. Una configurazione automatica di indirizzi unicast (anche pubblici, raggiungibili da Internet) è una caratteristica estremamente utile. Per poterla ottenere in automatico IPv6 si appoggia pesantemente ad ICMPv6, ed in particolare ai messaggi di Router Solicitation e Advertisement, che abbiamo visto nella sezione 5 e ai messaggi di Neighbor Solicitation e Discovery che vediamo ora.

IPv6 – 5: Neighbor Discovery Protocol e SLAAC – parte 1

Neighbor Discovery Protocolo (NDP) è il nucleo della capacità di autoconfigurazione dei nodi IPv6. Sostituisce ARP, router redirection e diverse altre funzioni, consentendo una stateless autoconfiguration con duplicate address detection (vale a dire che è in grado di assegnare automaticamente l’indirizzo IPv6 all’interfaccia, senza che sia necessario un server DHCP, configurare un default gateway, è scoprire se l’indirizzo assegnato è già in uso).

IPv6 – 4: PATH MTU Discovery per IPv6

La frammentazione ha luogo in una trasmissione dati quando tra nodo di invio e nodo di destinazione esiste una differenza di MTU (Maximum transmission unit, la massima lunghezza del carico dati inviato al netto dell’header). In particolare, se il destinatario riceve dati di lunghezza massima inferiore a quella che può utilizzare il mittente, chiederà al mittente di frammentare il pacchetto inviato in spezzoni più “digeribili” che saranno riassembalti a destinazione. Questo comporta però un sovraccarico di trasmissione che è bene evitare.

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